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Carnevale di Venezia

Il
Carnevale Veneziano è uno dei più antichi e affascinanti d'Europa.
Non sappiamo con esattezza quando i veneziani abbiano cominciato ad
indossare maschere, anche se sappiamo che nel corso del XVIII° secolo il travestimento e i giochi
in incognito con utilizzo di maschere erano parte integrante della vita quotidiana veneziana.
A quell'epoca il Carnevale iniziava ufficialmente il 26 dicembre e raggiungeva il suo apice il martedì grasso, prima del mercoledì delle ceneri. La moda veneziana di indossare delle maschere
comportava una serie di vantaggi e libertà, che dovevano far sembrare Venezia un vero e proprio paradiso ai molti visitatori stranieri.
Inoltre anche i cittadini ordinari che indossavano i tradizionali costumi di carnevale si sentivano
esattamente allo stesso livello dei ricchi patrizi. Ricchi e poveri festeggiavano insieme in città e anche l'astuto
Senato, che riconosceva in questo una perfetta valvola di sfogo per tutti i tumulti sociali, decretò che
nessuno di coloro che indossava una maschera era inferiore ad un altro.
La maschera quindi divenne condizione necessaria per sfuggire dalla vita di tutti i giorni e inventare una nuova personalità, permettendo di agire in totale libertà.
Durante il Carnevale Piazza S. Marco diveniva il centro dei festeggiamenti, ma anche i campi minori e le strade principali erano invase da persone che danzavano,
cantavano e facevano scherzi.
L'ultimo giorno, il martedì grasso, il Carnevale raggiungeva il suo apice e una processione di maschere
attraversava il Canal Grande e Venezia si trasformava in un unico grande teatro.
Con la caduta della Repubblica alla fine del XVIII° secolo, l'utilizzo della maschera ebbe un repentino declino, fino a scomparire completamente.
Nel 1979, un gruppo di giovani veneziani amanti del teatro e della cultura hanno pensato di far rinascere l'antico Carnevale.
Adesso i visitatori che ogni anno affollano Venezia, prima dell'inizio della Quaresima, sono numerosissimi.
 Carnevale di Viareggio

Con una tradizione che risale al 1873, è tra i carnevali più
famosi a livello internazionale grazie ai suoi enormi e spettacolari
carri allegorici costruiti in cartapesta. I carri e le loro
gigantesche caricature di cartone affrontano con satira pungente
temi contemporanei rappresentando personaggi politici e dello
spettacolo. Oltre alle sfilate sul Lungomare di Viareggio, tutto il Carnevale è
accompagnato da feste rionali, visite guidate, laboratori e una
sfilata notturna, per festeggiare il Giovedì Grasso.
 Carnevale di Cento

Dedicato alle arti, ai mestieri e alle tradizioni
della città. Dalle origini antichissime è gemellato con il Carnevale di
Rio. I figuranti, su carri
allegorici che sfilano tra le vie della città, lanciano alla folla oggetti svariati come palloni gonfiabili e peluche. Cuore
della festa è Piazza Guercino, dove avviene il rogo del
Tasi, la maschera caratteristica della cittadina in provincia di Ferrara.
 Carnevale di Ivrea

Tra le celebrazioni più originali e folcloristiche ci sono i festeggiamenti dello
storico Carnevale di Ivrea, in Piemonte. Unici nel loro genere per via della spettacolare “Battaglia delle Arance”: una rievocazione medievale che si svolge nei tre
giorni intorno al Martedì Grasso che fa rivivere lo scontro tra gli “aranceri a piedi”,
che rappresentano il popolo, e i tiratori di arance, che sfilano per le vie della città a bordo di carri trainati da cavalli, a rappresentare il tiranno. Elemento distintivo del Carnevale di Ivrea è il berretto rosso: accessorio da portare
obbligatoriamente per non essere scambiati per arancieri e quindi per poter essere risparmiati dalle arance.
 Carnevale di Fano

È considerato il Carnevale più antico d’Italia insieme a quello di Venezia.
Il primo documento che attesta la sua origine è del 1347. il Carnevale di Fano, nelle Marche, spicca per i suoi carri allegorici.
Al pubblico, durante le sfilate nelle tre domeniche che precedono il martedì grasso non
vengono lanciati coriandoli, ma caramelle, cioccolatini e leccornie varie.
I carri del Carnevale di Fano raggiungono anche i 16 metri d’altezza, sono illuminati da una miriade di luci e accompagnati da un bizzarro gruppo di strumentisti che suona oggetti di fortuna. In testa al corteo c’è il Pupo, la maschera locale.
 Carnevale di Putignano

Sensazionali sono i carri allegorici realizzati da mastri cartapestai noti in tutto il mondo. I festeggiamenti prendono avvio il 17 gennaio,
festa di San’Antonio Abate, e si succedono ogni giovedì, con giornate dedicate a diverse categorie (il giovedì dei Monsignori, dei Preti, delle Monache, delle Vedove,
dei Pazzi, delle Mogli fino al Giovedì dei Cornuti, con il divertente rito del taglio delle corna). Maschera tradizionale è Farinella, il cui nome è preso in prestito
da uno dei piatti più apprezzati della cucina pugliese.
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