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Sulmona, cittadina dell'Abruzzo in provincia dell'Aquila, situata tra il
fiume Gizio e il torrente Vella, e' il centro piu' importante della Valle Peligna. Ovidio, a cui la citta' diede i natali, nel
libro IV dei Fasti la dice fondata dall'eroe frigio Solimo, genero di Enea, con il quale sarebbe approdato alla foce del
Tevere dopo essere scampato all'incendio di Troia. Cosi' Ovidio la descrive nelle sue opere: ricca di fresche acque. "Sulmonis
aquosi moenia" (Amores ) "Sulmo.....gelidis uberrimus undis" (Tristia).
Abitanti(sulmonesi): 25.454
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CALENDARIO
DEGLI EVENTI
PASQUA:
Introduzione
Le manifestazioni pasquali di Sulmona hanno origini remote e si
pensa siano delle versione adattate al Cristianesimo di
antichi riti pagani, eseguiti all'inizio della primavera per
auspicare buoni raccolti e pace. Le processioni sono
state organizzate da sempre da due diverse Confraternite:
quella della SS. Trinità organizza la Processione del Cristo
Morto nella sera del Venerdì Santo e quella di S. Maria di
Loreto (o "della Tomba") nella mattina della Domenica di
Pasqua.
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La
Processione del Venerdì Santo
La Processione, detta anche del Cristo Morto, vede la
partecipazione di centinaia di confratelli vestiti del
tradizionale saio rosso, simbolo della fiamma della carità,
adornato dal soggolo bianco (un panno che dal collo scende
sul petto) di derivazione spagnola e da una placca (una
sorta di medaglione) più o meno grande a seconda
dell'importanza di colui che l'indossa. Il corteo esce
dalla chiesa della SS. Trinità alle otto di sera, preceduto
da una banda di ottoni che suona celebri marce funebri. La
lunga fila percorre le principali strade cittadine con una
precisa disposizione che prevede all'inizio un quadrato di
lampioni con al centro il "tronco", una croce rivestita di
velluto rosso con ornamenti d'argento. Seguono una schiera
di lampioni che procedono appaiati ai bordi della strada,
chiusa da un gruppetto di bambini con i simboli della
Passione. Dietro di essi segue il coro, composto da 120
cantori tripartiti in tenori, baritoni e bassi, che esegue
vari tipi di Misere: è una delle parti più spettacolari
della processione. Subito dietro il sacerdote la bara
del Cristo Morto, seguita dalla statua della Vergine,
vestita di un panno nero che lascerà solo nel momento della
"corsa" in piazza della domenica.
- La Madonna che scappa in Piazza
La
rappresentazione della Domenica di Pasqua si svolge intorno
a Mezzogiorno nello scenario di Piazza Garibaldi, affollata
da una moltitudine di persone. Alle 11:30 entrano in
piazza le due statue di S. Pietro e S. Giovanni Evangelista
che si dirigono verso la chiesa di S. Filippo. Tra gli archi
dell'acquedotto intanto, si intravede anche la statua
del Cristo Risorto che prende posto sotto un baldacchino
rosso. I due Santi bussano al portone della Chiesa per
annunciare la resurrezione alla Vergine la quale, incredula,
esce solo dopo tre annunci, vestita di nero come il
Venerdì. Uscita dalla soglia della Chiesa si dirige
verso il luogo indicato dai due apostoli, che la seguono.
Arrivata all'altezza della fontana, la Madonna scorge il
Cristo Risorto. Si libera della veste nera scoprendo uno
splendente abito verde e fra un gioioso volare di colombi
inizia la sua corsa per riabbracciare il figlio.
Dalla buona riuscita della cerimonia, dalla caduta del manto
e dal volo dei colombi i sulmonesi traggono auspici sulla
nuova stagione e in generale sul futuro della città per
quell'anno. Si tratta del momento più emozionante di tutto
il periodo pasquale ed è vissuto da tutta la cittadinanza
con trepidazione.
APRILE :
Festa di San Panfilo, protettore della città.
LUGLIO
Giostra CavallerescaLa Giostra Cavalleresca si svolge
l'ultima domenica di luglio e vede la partecipazione
dei sestieri e dei borghi in cui era divisa l'antica
Sulmona che si affrontano armando ognuno un proprio
cavaliere. Precede l'evento un corteo storico
nel quale si avvicendano sbandieratori, tamburini e
danzatori rinascimentali. L'antica
Giostra Cavalleresca risale agli Svevi e fu molto in voga al
tempo degli Aragonesi. Intorno alla metà del '600
la manifestazione, che a quei tempi si svolgeva per ben due
volte nell'arco dell'anno, fu sospesa. Nel 1995 la
Giostra è rinata ed il successo è stato clamoroso. Si
è arrivati ora alla quinta edizione ed oltre alla classica
gara si è aggiunta una Giostra Europea che vede impegnati
cavalieri provenienti da cinque paesi stranieri. Naturalmente la versione odierna è stata adattata ai gusti e
alle esigenze moderne, riducendo soprattutto il lato cruento
di questa medioevale manifestazione. Nei tempi antichi la
Giostra prevedeva uno scontro con la lancia tra il cavaliere
e il "mantenitore". Il campo di gara veniva diviso in due da
una staccionata e i concorrenti partendo dai "tre archi"
dell'Acquedotto dovevano in piena corsa colpire il
mantenitore, posto dall'altra parte del divisorio. La punta
della lancia veniva bagnata di vernice bianca in modo da
lasciare un segno visibile sulla corazza e a seconda della
parte colpita venivano assegnato un punteggio diverso. La
Giostra odierna invece è organizzata su un campo di gara a
forma di otto, lungo il quale sono poste le quattro
sagome dei mantenitori, questa volta di cartapesta, da cui
pendono tre anelli, da 6, 8 e 10 cm, che devono essere
infilati con le lance. Ogni cavaliere rappresenta uno degli
antichi Borghi o Sestrieri in cui era divisa la Sulmona
medioevale.
OTTOBRE:
Festival Cinematografico
"Sulmona cinema"
Concorso Internazionale di canto Maria Caniglia.
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